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I Cadini del Brenton (Valle del Mis - Gena Bassa 490 m)

Percorso facile lungo un sentiero attrezzato, realizzato dal Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, con accesso nei pressi del ponte sul torrente Mis in località Gena Bassa.

La valle del torrente Brenton (distante 8 Km di strada da Sospirolo), affluente di destra del Cascata d'acqua nel cadino n. 5torrente Mis, presenta nel suo tratto terminale una serie di cascate spettacolari, interrotte da gradini rocciosi nei quali l'acqua ha scavato delle marmitte di evorsione: cavità (chiamate localmente cadini) profonde anche 4 m.
Vi si può accedere agevolmente percorrendo un largo sentiero a ridosso di una conoide fluviale di notevoli dimensioni, formata per il trasporto da parte del torrente di ghiaia e ciottoli calcareo-dolomitici, che si presentano stratificati sulla scarpata erosa dal t. Mis durante l'alluvione del '66. Prima che il corso del torrente Brenton impostasse il suo ultimo tratto di roccia, determinando la formazione dei cadini, l'acqua scorreva dove ora si trova la conoide, facendosi via via strada tra i sedimenti che accumulava.
La formazione della conoide risale all'epoca postglaciale, un periodo di intensa evoluzione dei versanti della montagna. Questi, facilmente e intensamente sottoposti all'erosione per la scarsità della vegetazione dovuta al clima freddo, lasciavano cadere materiale detritico che veniva trasportato lungo il corso d'acqua. Proprio l'abbondanza del materiale Marmitta di evorsioneha aumentato la capacità erosiva del torrente sulla roccia.
Il sentiero attuale che porta ai cadini si trova in corrispondenza di una probabile via di scorrimento delle acque dell'antico corso del torrente Brenton.
La valle si innesta in direzione controcorrente alla Val del Mis, ma il punto di confluenza tra i due torrenti non è sempre visibile perchè, quando ci sono abbondanti depositi alluvionali nella parte terminale dell'alveo, le acque del torrente Brenton si infiltrano tra le ghiaie scomparendo.
Nella zona dei cadini, raggiunti dal sole per poche ore al giorno durante la bella stagione e mai in inverno, ristagna aria fresca ed umida, favorevole all'inversione della vegetazione. Vi si trovano infatti piante quali il rododendro e il pino mugo, normalmente presenti a quote più alte.

Tratto da "I cadini del Brenton -Marmitte di evorsione in Val del Mis-" di Pieranna Casanova - edizioni CIERRE Verona, 1998.

 

Riaprono al pubblico i CADINI del BRENTON
con un punto informazione nei pressi del giardino botanico Campanula morettiana, alla partenza del sentiero che conduce ai Cadini.

Orari dal 20 giugno al 12 luglio: sabato e domenica dalle ore 10:00 alle 18:00; dal 13 luglio al 23 agosto: tutti i giorni dalle ore 10:00 alle 18:00; dal 29 agosto al 27 settembre: sabato e domenica dalle ore 10:00 alle 17:00.

Biglietto di ingresso è di 2 euro. L’accesso è gratuito per i bambini e ragazzi fino ai 14 anni di età e per tutti i residenti nei 15 Comuni del Parco.

Il pagamento del biglietto dà diritto ad accedere al giardino botanico Campanula morettiana e al sentiero che conduce ai Cadini del Brenton.

Durante la visita non è consentito uscire dai sentieri tracciati, i cani vanno tenuti al guinzaglio, non è consentito raccogliere fiori e piante o danneggiare la vegetazione, è inoltre vietato distendersi a prendere il sole sul bordo dei Cadini, fare il bagno all’interno delle vasche di roccia naturali e abbandonare rifiuti.

 

Giardino botanico Campanula morettiana

La flora del Parco a portata di tutti

Dare al visitatore un "biglietto da visita", un campionario delle centinaia di specie vegetali che vivono nel Parco: è nata da questa esigenza l'idea di realizzare un giardino botanico in Val del Mis, a monte del lago, in prossimità dell'accesso ai cadini del Brenton. Il giardino botanico è anche un utile strumento per realizzare attività scientifiche e didattiche, dedicate alla ricca flora del Parco (oltre 1.500 specie), che comprende molte piante rare ed è motivo di richiamo per esperti botanici e semplici appassionati.

Inaugurato nel luglio 2008, il giardino consente l'osservazione di specie d'alta quota, senza dover intraprendere difficili e faticose escursioni, che non sono alla portata di tutti i visitatori dell'area protetta, ed è suddiviso in settori che ricreano i principali ambienti del Parco: le rocce e i ghiaioni, le zone umide, i prati e i pascoli, il bosco.
La struttura è stata progettata rispettando le più moderne indicazioni in materia di fruizione per i portatori di handicap visivi, attraverso l'uso del Braille nei pannelli didattici e la realizzazione di un plastico in rilievo dell'intero giardino.
Particolare attenzione è stata dedicata anche alle esigenze dei portatori di handicap motori: il giardino è infatti completamente accessibile e percorribile in carrozzina.
Il giardino è in fase di allestimento, anche perché vi vengono rispettati i tempi della natura, piantandovi piante dal seme o da piccole piantine... per cui occorreranno un po' di anni affinché sia splendido come noi vorremmo

Per approfondimenti consulta il sito del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi  www.dolomitipark.it

 


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