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Sentiero della Val Falcina (Valle del Mis - Pian dei Fagher 440 m - 660 m)

Percorso facile su sentiero attrezzato dal Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.

Val Falcina
Veduta dal pontePosta sulla destra orografica del torrente Mis, la Val Falcina è chiusa a sud-ovest dalle pareti dolomitiche del Monte Pizzocco e sbocca nel lago artificiale del Mis. Il sentiero natura della Val Falcina è un breve percorso ad anello che consente, anche ad escursionisti non particolarmente esperti, di immergersi in ambienti dal fascino selvaggio e dall'indubbio interesse naturalistico. Per accedervi dalla valle del Piave, si percorre la strada provinciale n. 2 della Valle del Mis: dopo alcune gallerie, si giunge in breve al ponte che attraversa il torrente Falcina, dove ha inizio il sentiero. Appena oltre, presso il Pian della Falcina, è possibile lasciare l'auto. I pannelli collocati ai margini del tracciato contengono informazioni geologiche, botaniche e faunistiche che rendono la passeggiata un'occasione di approfondimento sulla natura di questi luoghi.

Geologia
La Val Falcina è una incisione fluvio-torrentizia dal tipico profilo a "V", profondamente intagliata nella Dolomia Principale, che qui si presenta come una potente successione di rocce stratificate in banchi molto inclinati, talora quasi verticali. In alcune zone le pareti rocciose si avvicinano a formare forre (es. Val del Burt) . Lo sviluppo geomorfologico della valle risente fortemente della presenza di un'importante linea di faglia (faglia del Pizzocco), responsabile della intensa fratturazione delle rocce. Allo sbocco della Val Falcina nella Valle del Mis è presente un'ampia superficie quasi pianeggiante, debolmente digradante verso il lago (Pian della Falcina) che corrisponde ad un grande conoide alluvionale stabilizzato, in parte eroso ed inciso lungo il margine meridionale.

Flora e vegetazione
Per le sue peculiarità floristiche e vegetazionali, l'itinerario può considerarsi rappresentativo del paesaggio vegetale presente, a media quota, nel settore orientale del parco. La zona è importante soprattutto per la presenza di entità floristiche a diffusione orientale ( Pino nero, Ambretta di Ressmann, Campanula della Carnia, Euforbia di Kerner, ecc.), alcune delle quali trovano proprio qui il limite occidentale del proprio areale. I tipi di vegetazione forestale che si incontrano più frequentemente lungo il percorso sono la faggetta submontana con carpino nero, la boscaglia di forra, e le formazioni a pino nero dei versanti più aridi. Da segnalare poi l'interessante e molto diffusa vegetazione delle rupi umide, dominata dalla Spirea cuneata, endemismo veneto-friulano.

Fauna
Gran parte dell'itinerario si sviluppa attraverso cedui di latifoglie, che offrono ospitalità a molte specie animali, fra cui numerosissimi uccelli passeriformi. A differenza di altre zone, nella Val Falcina anche il camoscio si può osservare nel bosco e, con un po' di attenzione, è possibile udire e vedere altre interessanti specie, più rare o molto elusive: l'aquila reale, il picchio nero, la vipera, la volpe. La Presenza del lago contribuisce ad aumentare la diversità faunistica dell'area: così, numerose sono le specie che si possono osservare nello specchio lacustre, fra cui il rospo comune e la rana montana, che qui si riproducono, la natrice dal collare e, fra gli uccelli, la rondine montana (che nidifica sul ponte della Val Falcina), i germani reali (che svernano nel lago) e la ballerina gialla.

Tratto dal depliant "Itinerari nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi" - ed. 2000


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